#FUORI

Fonte: dailycaller.com [1]

Il 4 Aprile 2021, la polizia Canadese di Alberta si presenta in forze per interrompere la celebrazione di Pasqua, per presunte verifiche sanitarie. Il pastore Artur Pawlowski, della Street Church non si fa intimidire e interviene immediatamente a scacciare la polizia. Riportiamo e quotiamo integralmente il testo della registrazione dell’evento, esemplare per il coraggio dimostrato nel reagire contro i ROBOCOP inviati dal regime per reprimere i concittadini.

#FUORI

«Fuori, fuori da questa proprietà, fuori immediatamente!»

«Fuori da questa proprietà, immediatamente, non voglio sentire nulla, non voglio sentire una sola parola!»

«Fuori da questa proprietà, immediatamente, finché non tornate con un mandato!»

«Fuori da questa proprietà, immediatamente, e non tornate!»

«Non voglio parlare con voi, non una sola parola, fuori da questa proprietà!»

«Non mi interessa cosa volete dire, fuori da questa proprietà Nazisti, la Gestapo non può entrare qui!»

«Capite l’Inglese? Fuori da questa proprietà!»

«E non tornate senza un mandato, fuori Nazisti, avete capito?»

«I Nazisti non sono benvenuti qui, e non tornate senza un mandato!»

«Avete capito? Non siete benvenuti qui, i Nazisti non sono benvenuti qui, la Gestapo non è benvenuta qui!»

«Non tornate, psicopatici Nazisti, incredibile, malati di mente, malvagi!»

«Intimidiscono le persone in chiesa durante la Pasqua, Gestapo, Nazisti, Comunisti, Fascisti!»

«Non osate tornare qui!»

«Avete visto quegli psicopatici? La Pasqua, la più Sacra festività Cristiana dell’anno! E vengono a intimidire i Cristiani durante la più Sacra festività? Incredibile, cosa hanno nella testa quei malati psicopatici? È troppo! Wow, come osano? Malati di mente!»

«Incredibile, stiamo vivendo in una dittatura totale! Teppisti, con le pistole, con le divise, piccoli dittatori, Gestapo! Vengono in chiesa, con le armi, con le pistole, i taser, e le manette! A intimidire durante la celebrazione della Pasqua? Beh, è successo!»

«Vogliono schiavizzarci come hanno fatto gli Egiziani, giocano a fare i Faraoni, ecco cosa fanno! Incredibile, gente, se non vi svegliate e reagite, non so cosa succederà domani, se i Canadesi non reagiranno! Guardate cosa succede in Germania, la Germania è di nuovo Fascista, i piccoli Hitler sono già al potere! Non si può nemmeno viaggiare da una città all’altra, lockdown totale, se non vi vaccinerete come cani o gatti, non potrete più comprare o vendere! Non potrete andare a scuola, lavorare, è questo il futuro che volete? È questo il futuro che volete per i vostri figli e nipoti? Sul serio? È questo il futuro del Canada? Incredibile!»

«Amici, unitevi nella lotta, abbiamo manifestazioni, incontri settimanali, e dobbiamo essere molti, dobbiamo reagire insieme! Dobbiamo portare la loro pazzia in tribunale, ora, finché ancora possiamo! Se non lo facciamo ora, non avremo un domani, si stanno portando via i nostri diritti così velocemente, è incredibile!»

#FUORI i ROBOCOP dalle nostre Chiese, dalle nostre case, dalle nostre strade.

Messa in una chiesa bombardata, Cattedrale di San Paolo a Münster, Germania (1946)

Sono parole DURE, sono parole ESTREME, e sono esattamente le parole NECESSARIE in questo momento attuale, mentre siamo sotto attacco totale e indiscriminato, mentre vogliono cancellare tutto quello di “umano” che è rimasto in noi. L’ultima volta che in Italia si sono sentite pronunciare parole della stessa forza risale ai tempi di Don Camillo, e sono state scritte da Giovannino Guareschi.

«I loro aerei piombarono sul paese una mattina di domenica. Fu un inferno: ma la gente non si mosse dalla chiesa dove si celebrava la Messa. Non mi mossi nemmeno io; ma in me non c’era nessun merito perché ero stato cappellano militare e avevo dimestichezza con le bombe. All’Elevazione, una bomba scoppiò sul tetto della casa del campanaro. Una grossa scheggia entrò dal finestrone del coro, dietro l’altare: ma Gesù ci proteggeva e fermò la scheggia con l’estremità del braccio destro della croce. Loro, giustamente, ridono: il Cristo Crocifisso dell’altare non è che legno pitturato, ma quegli uomini e quelle donne non erano di legno, erano di carne. Però la loro fede era più forte della loro paura e nessuno si mosse. La scheggia recise l’estremità del braccio della croce e, insieme, la mano del Cristo. E la mano inchiodata sul pezzo di legno cadde davanti alla balaustra dell’altare e tutti videro, per terra, quella povera mano rattrappita.»