Rivoluzione in Bulgaria

Eccovi la cronaca completa di cosa è successo il 12 Gennaio 2022, in Bulgaria.

L’unico partito di opposizione contrario al “Green pass”, e alla “Vaccinazione obbligatoria”, forte del suo 5% alle ultime elezioni, e dei suoi 13 parlamentari, convoca tutto il popolo per dare l’ultimatum al parlamento.

L’ultimatum è inequivocabile, “Ritirate tutte le misure liberticide legate al COVID, o il popolo entrerà in parlamento!”

Si sparge velocemente la voce dell’iniziativa, e sono previste almeno 10mila persone alla manifestazione, che raccoglie il consenso trasversale di almeno l’80% della popolazione, contraria alla truffa del COVID, e alle iniezioni forzate di topicida.

Tutti i leader dei partiti, tutti i fantocci messi al potere da Bruxelles, con l’unico compito di “Vaccinare, vaccinare, vaccinare”, vengono assaliti dalla paura, e si danno tutti immediatamente e magicamente irreperibili per quel giorno, per mezzo di una provvidenziale quarantena COVID.

Il giorno della manifestazione si presentano almeno 15mila persone, e la folla urla ad una sola voce, “Lunga vita alla Bulgaria, Rivoluzione!”

I pupazzi del governo, nascosti nei loro rifugi COVID, danno l’ordine alla polizia di presentarsi completamente disarmata, per contenere al massimo il livello dello scontro.

Ad un certo punto la pressione della folla prevale, e il popolo arriva fino alla porta del parlamento.

Alcune donne parlamentari dell’opposizione corrono subito dentro il parlamento, attraverso la porta di ingresso laterale, e ordinano alla sicurezza di aprire le porte al popolo.

Gli ordini delle parlamentari sono chiari, “Aprite le porte, questo è il popolo Bulgaro”, ma gli agenti continuano ad eseguire gli ordini dei pupazzi del governo, e mantengono le porte barricate, con pesanti panche di legno.

La situazione resta in posizione di stallo, a lungo, e ad un certo punto il capo della polizia comincia la trattativa con i parlamentari di opposizione, per negoziare un compromesso.

Viene raggiunto un compromesso, e la folla si sposta al Ministero della Salute. Viene organizzato un incontro immediato al vertice, fra il Ministro con i suoi esperti, e l’opposizione con i suoi esperti.

Ovviamente, l’incontro al vertice si svolge nell’unico modo possibile.

I rappresentanti del popolo, senza mascherina e incazzati, sottolineano l’evidenza scientifica, i rischi mortali del topicida, e l’effetto devastante sulla società del marchio verde.

I pupazzi assassini rispondono, sorridenti e con la mascherina, che tutto va bene, che non hanno intenzione di cambiare nulla, che il santo topicida fa bene, e che il marchio verde assolutamente non si tocca.

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Risultato finale, nulla di fatto. I pupazzi assassini restano saldamente seduti sulle loro poltrone, il popolo continua ad essere ricattato con l’infame marchio verde, e il genocidio con le iniezioni di topicida continua.

Speriamo che il popolo Bulgaro (e non solo…) abbia imparato la lezione.
Non si tratta con i Regimi.
Non si tratta con gli assassini.